Uta, Cagliari, Gran Fondo del
Sulcis, Oristano, Assemini. cinque gare diverse, cinque obiettivi diversi,
cinque prestazioni diverse, cinque risultati diversi. Uno solo il denominatore
comune: La partenza. Sempre e comunque nell’area più infame:
L’AREA POST-
CAGOTTO!
La disposizione in griglia di
partenza in una mezza maratona, per un runner è fondamentale. La sua naturale
posizione deriva dalle sue caratteristiche atletiche e sbagliare può essere
determinante ai fini della prestazione.
Così, il runner veloce deve non
deve stare in coda al gruppo, onde evitare di percorrere i primi chilometri
dietro un muro di atleti più lenti, vanificando così il risultato finale
sperato.
Il runner lento deve evitare di stare nelle posizioni avanzate. Un errore del genere potrebbe essere, per lui fatale. Una partenza “a razzo” significherebbe chiusura della gara fuori tempo massimo o al peggio ritiro.
Il runner lento deve evitare di stare nelle posizioni avanzate. Un errore del genere potrebbe essere, per lui fatale. Una partenza “a razzo” significherebbe chiusura della gara fuori tempo massimo o al peggio ritiro.
Fortunatamente il runner, dal
neofita al top runner, è antropologicamente portato a trovare la sua giusta
collocazione all'interno della griglia e, nei rari casi di “infiltrazioni”
nell'area sbagliata gli anticorpi della griglia reagiscono in maniera da
espellere l'agente estraneo.
Così, il neofita, vestito da
tirolese al mercatino rionale con pettorale a testa in giù o, al meglio, con la
maglia del pacco gara, è facilmente individuabile in mezzo ai top runner con
occhiale griffato e canotta supermegaturbominkiapower. Basta un'occhiataccia
del nordafricano turbo o di un membro dello staff per far retrocedere il povero
malcapitato.
Con l'esperienza però,
l'avanzamento in griglia diventa una vera e propria tecnica.
La mia esperienza in materia
vanta innumerevoli prove e tentativi. Quando il numero delle prove ha raggiunto
un valore significativo che ho fissato in 2,5 cm (e per valore significativo
intendo un'altezza espressa in centimetri di tutti i miei pettorali
sovrapposti) ne ho ricavato alcune tecniche di avanzamento in griglia nelle
situazioni ove è impossibile arrivare in tempo utile per collocarsi nella
posizione corretta.
GRIGLIA PERFETTA
la griglia perfetta (fig. 1) è la griglia ove
tutti gli atleti si collocano nella corretta posizione. La tipologia degli
atleti in una griglia tipica in una gara di più di 500 partecipanti, con sede
stradale minima di 5,5 metri, si divide sostanzialmente in 5 aree senza
distinzione di sesso:
top runners, runners forti, area esperti, prima esperienza e area non competitiva.
top runners, runners forti, area esperti, prima esperienza e area non competitiva.
1)
l'area top runners è composta da atleti che
hanno come obiettivo la classifica assoluta. La loro partenza “a fionda” è fondamentale.
Il gap Real time/tempo gara è pari a 0 max 1 sec. Devono stare avanti e basta.
Se vi capita di partire assieme a loro a 5'/km, è per voi la fine! Un
“Caterpillar” umano vi travolgerà senza lasciarvi scampo. Loro sono geneticamente
modificati e la cacca non la fanno mai.
(Fig. 1) Griglia perfetta |
2)
L'area runners forti invece è composta da atleti
che mirano alla classifica di categoria. Sovente alcuni di questi atleti
riescono a raggiungere ottime posizioni in classifica assoluta. La loro
partenza è facilitata dalla partenza a razzo dei top runners, ed il loro gap
Real time/tempo reale si aggira intorno ai 3/5 sec. Partire con loro a 5'/km
significa come minimo beccarvi una serie di complimenti circa le prestazioni
sessuali di un vostro parente stretto di sesso femminile, oppure in alternativa
subire una raddrizzata ai vostri incisivi e canini, utilizzando i gomiti come
attrezzi da dentista. La loro mutazione genetica non è ancora completata. La cacca la fanno una settimana prima, la pesano, la
misurano e ne calcolano il peso specifico. Se non rispetta gli standard dettati
dal loro coach nemmeno si presentano in griglia.
3)
L'area esperti (il mio habitat per intenderci) è
composto da atleti di media esperienza che si collocano a ridosso degli
“outsiders”. Loro stessi sono outsides degli outsiders. Alcuni riescono addirittura
a raggiungere i runners forti. l loro gap Real time/tempo reale è è intorno ai
10 sec. +/- 5. qui partire a 5'/km non è tanto rischioso. È più o meno come
entrare in una bar di caracas in tutina rosa e scaldamuscoli. Pensa un po' che
ti aspetta. Loro la cacca la si fa la mattina appena svegli, prima di partire, dopo
la colazione al bar, dopo il caffè al bar e una “spruzzatina” poco prima della
partenza al cesso chimico (ma solo i più ansiosi).
4)
Prima esperienza o area ibrida è la zona della
griglia più eterogenea. Un buon 70% è composta da atleti di valore inferiore agli atleti esperti.
Alcuni invece, per doti naturali, hanno un buon valore e in alcuni casi
superiore agli atleti che in griglia gli precedono. Gap real time/tempo gara
15/20 sec. Qui puoi tranquillamente partire al passo, portarti il becchime per
i piccioni e salutare col fazzoletto bianco i parenti sul ponte della
Concordia. Sai che parti ma non sai se arrivi. Loro non programmano la
cacca, se la portano all’arrivo e, in alcuni casi la trascinano al pomeriggio
dopo la doccia ed il pasta party.
5)
La coda del gruppo è composta dagli atleti della
non competitiva o “area tapascioni”. Qui si può partire in retrorunning, fare
parole crociate e scaccolarsi con i pollici. Non corri nessun rischio. Gap real
time/tempo gara: da 20 sec. a +∞. Qui non abbiamo dati
significativi circa il cagotto dei non competitivi. Sembra però che alcuni la
facciano lungo il percorso, ma non ci sono documenti video o fotografici che certificano la veridicità della tesi.
Trovare una griglia perfetta è
impossibile, roba da tedeschi. La permeabilità delle aree contigue porta
l'uomo, malvagio per natura, ad avanzare senza pensare al rischio che corre.
Cosi, come da fig. 2 le infiltrazioni sono una realtà, nei limiti della
decenza, accettata dal runner medio.
Ma la cosa più difficile da fare
non è passare da una fascia all'altra ma partire dall'area più infame in
assoluto: L'AREA POST CAGOTTO
Non deve trarre in inganno il
nome dell'area, definita così per convenzione. La tipologia degli atleti che
occupano quest'area è piuttosto eterogenea, come eterogenei sono i motivi per i
quali un runner si ritrova, a pochi minuti dalla partenza in coda alla griglia.
La mia esperienza personale
insegna che, un buon 70% degli atleti “postcagottiani” si ritrovano in coda a
causa delle bizze dell'intestino o comunemente “scarico pre-gara”. Lo sparo
dello start degli handbike mentre
(fig. 2) Infiltrazioni e area "Post-Cagotto" |
Ma il cagotto non è l'unico
motivo. Ce ne sono altri più stupidi, puerili, ignoranti.
Se alla Cagliari Respira mi son
guadagnato il primo posto da postcagottiano perchè facevo pubbliche relazioni
con altri atleti (con conseguente smadonnata allo sparo), alla GranFondo del
Sulcis la medaglia d'oro dei postcagottiani l'ho presa mentre facevo le foto
con il telefonino e le geotaggavo in un area di montagna dove non piglia
nemmeno il GPS. Oristano è stata una classica “scusi mi fa un caffè... aspetti
lo bevo dopo....il cesso!” come anche Assemini. E proprio ad Assemini che ho
sperimentato la tecnica di avanzamento denominata dei “falsi paralleli” con un
ottimo risultato (ed anche il personal best!)
Se avanzare tra la non competitiva risulta facile (basta mostrare il pettorale di colore diverso e ti infili come una lame nel burro) nell’area prima esperienza devi fare più attenzione. Qui mostrare l’occhiale da fighetto e millantare tempi per te impossibili può funzionare, ma devi essere parecchio sfacciato. La TECNICA DEI FALSI PARALLELI (fig. 3) può essere una soluzione.
(fig. 3) tecniche di avanzamento e falsi paralleli |
Si tratta semplicemente di
spostarsi di lato. Gli atleti di norma tollerano questo tipo di spostamento. Il
trucco sta semplicemente nell’angolazione del movimento laterale. Essa dev’essere di max 10°, il limite dell’impercettibilità
dell’occhio umano. Ciò ti permette di avanzare, e l’avanzamento diventa
impercettibile agli atleti che pian piano ti lasci dietro. Devi essere scaltro
ed evitare, dopo due movimenti laterali di non tornare (punto C) immediatamente
d’avanti all’atleta che prima avevi avanti (punto A). Si ricorderà di te e ti
smadonnerà di sicuro. Quando applichi tale tecnica nell’area esperti i segmenti
devono essere di misure diverse per evitare che dal punto A al punto C non ti
ritrovi dietro lo stesso atleta che prima avevi d’avanti.
Se hai abbastanza tempo e
abbastanza scuse in circa 2/3 minuti passera dall’area post-cagotto alle prime
file dell’are esperti
La tecnica l’ho personalmente
sperimentata alla mezza maratona di Assemini.
Due mesi di preparazione, ansia a
mille e…. a pochi minuti dallo start mi viene una irrefrenabile voglia di cesso
chimico.
Scatto felino e fila al cesso, non tanto
lunga per la verità, con scrocco fazzolettino ad una atleta di Sassari.
Dopo lo “scarico pregara” mi ritrovo
dietro a mille facce felici e festanti con la maglietta gialla e il pettorale
rosso. L’AREA POST CAGOTTO!
Non c’è tempo per pensare. Scatta
il piano A che sviluppo in 3 step:
a)
Mostro il pettorale, la maglia “skin” della Crivit
comprata alla LIDL, l’occhiale da 4 € della decathlon e infilo in verticale
tutta la non competitiva;
b)
Mi ritrovo un muro di atleti alla prima
esperienza e comincio a muovermi lateralmente senza tante scuse. Qualcuno mi
guarda contrariato ma non ha il coraggio di abbozzare ad una protesta. OK, 1
minuto e 3 secondi e l’area prima esperienza è buggerata;
c)
Area esperti: nascondo l’occhiale da tamarro e
comincio, ad ogni falso parallelo, con scuse del tipo: “sto male fatemi andare
verso le transenne”, “ scusa la al centro c’è il mio pacemaker personale”, “scusa
i miei compagni di squadra son li”. In 54” mi ritrovo a ridosso dei runners
forti! Qualcuno se n’è accorto, ma per lui è troppo tardi.
Risultato: gap real time/tempo
gara solo 8 secondi e, nonostante lo scirocco che ha rotto i maroni per tutta
la gara, realizzo un bel 1:29.04… PERSONAL BEST!
Certo, affinare la tecnica di
avanzamento necessita di prove, allenamenti e tanta pazienza ma adesso, qualunque
sia la vostra posizione in griglia, ora avete gli strumenti giusti per
conquistare la vostra giusta posizione e il cagotto improvviso non sarà più un
problema, grazie anche alla mia guida illustrata.
Buon Cagotto a tutti!
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