Ci sono cose che lasciano il segno. Dentro di te.
Oggi Niccolò ha deciso di nuotare seriamente.
L'anno scorso ho più volte ho cercato di spiegargli che si respira meglio con la testa fuori dall'acqua.
Ma lui no. <<O mi installi un paio di branchie o, finché sto in acqua alta, rimango avvinghiato a te>>.
Quest'anno invece ha deciso di azzardare una nuotata in acqua "dove non si tocca", ma sempre sotto la mia supervisione.
Tante risate, tanta acqua ingurgitata ma soprattutto tanta emozione. L'emozione di un passaggio importante, quello della prima volta in acqua alta senza l'aiuto di papà. <<Papà, quest'estate son più bravo, quindi anche più grande>>. Tutto ciò mi ha emozionato.
Forse dovrei essere triste perché fra un po' volerà via dal nido. Dovrei provare dolore. Quello tipico da distacco. Ma no dai Lello. Niccolò sta crescendo!
Non è tristezza o dolore.
Ci sono cose che lasciano il segno. Dentro di te.
Oggi gara di tuffi dalla scogliera. Il mio avversario è Jacopo.
Cinque tuffi a testa e voto unico che comprende coefficiente altissimo dato il numero di movimenti effettuati, tutti rigorosamente involontari, spruzzi anch'essi tantissimi ancor prima di entrare in acqua e carpiatura in volo (anch'essa involontaria). Tutti i miei tuffi hanno preso 9,5. Jacopo tutti 10. Perfetto nella sua imperfezione volontaria.
Tante risate, tante spanciate ma soprattutto tanta emozione. L'emozione di un passaggio importante. Sentirsi "grandi" passa anche dal confronto con i grandi. Un gioco ma anche una sfida su chi sia più bravo a fare una cosa, il tuffo dalla scogliera con il papà, ti fa sentire adulto. <<Papà ti ho battuto per mezzo punto. La prossima volta non sbattere i piedi sul pelo dell'acqua>>.
Forse dovrei essere triste perché fra un po' volerà via dal nido. Dovrei provare dolore. Quello tipico da distacco.
Ma no dai Lello. Jacopo sta crescendo!
Non è tristezza o dolore.
Ci sono cose che lasciano il segno. Dentro e fuori di te.
Soprattutto quando nel cercare l'ingresso in acqua dalla scogliera, fai lo stupido errore di poggiare il piede in una roccia resa viscida dalle tipiche alghe su roccia viva, cadi rovinosamente come un cretino sotto gli occhi dei tuoi figli con uno stile da 10 pieno e, per le parolacce, ti fai spuntare pure le branchie per declinarle, in ordine alfabetico, sott'acqua.
Forse dovrei essere felice perché, in un solo gesto, hai dimostrato ai tuoi figli che si può esser perfetti nell'ingresso in acqua, carpiatura, assenza di spruzzi e ti fai pure spuntare le branchie. Quelle che Nico mi ha chiesto l'anno scorso.
Dovrei provare emozione. Quello tipica da distacco (della tibia).
Ma no dai ragazzi.
Papà sta invecchiando!
Non è tristezza o emozione.
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