La partenza della gara |
La mancata uscitina in bici di ieri mi è rimasta ancora sullo stomaco. Quando si scarica il circuito idraulico del freno posteriore e non sai come spurgarlo, oltre a farti girare le scatole non puoi nemmeno uscire in montagna, pena tirar dritto alla prima curva in discesa e, se ti va bene pigli di faccia un cespuglio di rovi. Se invece ti va male vai giù per un dirupo a far da cibo per i cinghiali.
Mancato quindi lo “scarichino pregara” su due ruote, stamattina mi sveglio con buoni propositi e con buone sensazioni generali ma di pessimo umore. So che non sono al massimo della forma. Anzi diciamo che ultimamente non ne ho proprio ma il Lago di Corsa mi aspetta e io non mi faccio pregare.
Solito ritrovo fronte Rocksy Bar, senza whisky e senza il rocker di Zocca ma con colazione, caffè e i compagni di squadra Chicco, Giovanni, Stefano, Andrea, Gianni e Rinaldo. Il clima sembra volgere per il meglio dopo che questi fine "Maggiembre" e inizio “Giugnaio” ci ha riempito le giornate con temperature invernali e pioggia a secchiate. Il sole fa capolino tra le nuvole e la temperatura si attesta sui 15 gradi. 7:30 puntuali si parte in direzione Villacidro, ridente cittadina del Medio Campidano a 50 km da Cagliari. La località della gara e una magnifica area demaniale di più di 3000 ettari chiamata foresta di Montimannu e la gara si svolge attorno al Bacino artificiale del Rio Leni. Partenza nella strada che sovrasta il muraglione della diga.
magnifica vista del Lago Leni |
Gli iscritti alla gara sono circa 530. Il quartier generale dell’organizzazione è a 50 metri dalla partenza in mezzo alla foresta. Il posto è suggestivo, l’organizzazione è impeccabile nel gestire ordinatamente parcheggi, distribuzione pacchi gara e pettorali. Qui la temperatura sembra più calda. La diga e circondata dalle montagne e il vento fresco del mattino stenta ad infilarsi in questo paradiso naturale.
Durante il tragitto a piedi dal parcheggio all’area ritiro pettorali facciamo un po’ di volantinaggio per la gara serale di domenica prossima “Uta Corre 2013” e ci soffermiamo a chiacchierare con tutti i ragazzini dal momento che la manifestazione utese e mirata alle gare dei piccoli e dei ragazzi.
Pacco Gara |
Dopo il consueto ritiro di tutti i pettorali della squadra con annesso appello stile 3° elementare si consegnano ordinatamente gli stessi previo ritiro di 7 eurini.
Pacco gara con all’interno una bottiglia di mezzo litro d’olio extravergine d’oliva di produzione villacidrese, una bustina di integratori, un deodorante per ascelle (vabbe che dopo la gara puzziamo, però…) una crema idratante, e la pubblicità di una marca di riso di un’azienda di S. Gavino Monreale (una bustina di riso no??).
con il mio Coach di giornata: Chicco |
Faccio qualche foto e qualche video con lo smartphone, saluto amici atleti come Antonello Vargiu e Armando Xaxa, poi via di nuovo in macchina a cambiarci.
In fase di riscaldamento incontro Mauro Medda, ci salutiamo con la promessa di rincontrarci in altre gare.
il Minnelli e Chicco |
L’arco di partenza/arrivo e posizionato alla fine del r
ettilineo del muro della diga quindi presumo tanto rettilineo all’arrivo ma pochissimo alla partenza. Infatti al Bang dello starter alle 9:32 si attraversa l’arco e ci si infila subito dentro il bosco in una strada strettissima e con un “tappo” di atleti più o meno lenti. Io parto dalle retrovie, non ho nulla da chiedere alla gara ma almeno tenere il 4:29/4:30 min/km che presumo sia quello che valgo adesso.Esattamente il mio ritmo gara mezza maratona. Fatico a cercare il ritmo, non so se partire lento o veloce, non so come impostare una gara di questa lunghezza. Sta di fatto che infilo il primo km a 4:32 e, complice una discesina infilo 2° e 3° km a 4:12 e 4:22. Non è il mio ritmo e, già da subito capisco che devo “abbozzare” una gara a sensazione senza sapere dove e quando incontrerò salite e discese, senza avere la condizione e soprattutto con quella mancata uscita in bici di ieri che non va giù proprio.
Angelo custode per tutta la gara Chicco. Ritmi nelle gambe di gran lunga superiori ai miei ma oggi per lui è solo un allenamento di scarico e quindi si dedica un po’ a me ed un po’ a Stefano a tirarci ed a motivarci. Il Minnelli e Gianni Arba son già andati via dal 2° Km, forma strepitosa per entrambi, fanno la loro gara e almeno fino al 6° nei rettilinei scorgo la loro sagoma lontanissimi e ormai irraggiungibili. Al passaggio del 4° km ho una media di 4:23 min/km ma i continui saliscendi mi costringono a continui cambi di ritmo e, in queste condizioni pago dazio con 2 km a 4:32 e tanta voglia di fermarmi. Chicco continua ad incitarmi e a motivarmi a modo suo. Fantastico quando dice al 6° km dice:
Chicco:“ vedi quello con la maglietta nera li d’avanti?”
Io:” si, e allora?”
Chicco: “quello non vale un Ca@@o correndo, non vorrai mica farti battere da lui?”
Quindi vai di passo più svelto ea riprendere il presunto tapascione.
Chicco nel dopogara prende in giro la mia "pelata" |
La tecnica di Chicco prosegue fino al 9° km dove, uno ogni 5 atleti era una schiappa e io ero più forte di loro. Ad un certo punto, Km 9,5 la tecnica motivazionale di Chicco giunge ad una svolta: “dai ca@@o, non rompere le P@77e e corri. Finalmente imbocco il muraglione.
Io:”ma se manco vedo l’arco d'arrivo???”
Chicco:”e corri ca@@o, dai sprinta!!!”
Io:”minkia siamo pure controvento!”
Chicco:”dai mi metto d’avanti”
Io:”ma cosi non vale, è doping”
Chicco:” ma allora vattene affan@@@ulo, Lello!!”
Corro finalmente come Chicco (che se la ride) comanda e mi faccio gli ultimi 500 metri in apnea a 4 min/km.
Integratore a base di torta all'ananas... |
Giovanni Catte |
Nonostante la gara sofferta e con un crono discutibile son felice nonostante la condotta di gara.
Ci si incontra con gli altri compagni di squadra. Giovanni Catte chiude la gara in 45 minuti, il Minelli e Gianni sono arrivati 2 minuti prima di me, Stefano l’ho preceduto di 10/20 secondi.
Premiazione di Antonello e Armando (Foto Claudia lazzara) |
Dopo una mezz’ora di chiacchiere ci si avvia ai parcheggi per tornare in quel di Uta. Prima però dedico una decina di minuti a scambiare due parole con quel ragazzino 56enne che risponde al nome di Giovanni Congiu che anche oggi spunta un 42minuti e 32 secondi. Ma lui, che non se la tira mai pensa a ridere e scherzare, e con lui le risate sono assicurate.
Salgo in macchina con una sensazione che non mi aspettavo. Mi ritorna in mente una frase di Giovanni qualche settimana prima: “ricordati Lello che le peggiori gare che io ho disputato sono sempre stati ottimi allenamenti per le gare future”.
Infatti era proprio quella la sensazione che ho provato oggi. Condizione pessima, partenza e conduzione di gara abbozzata, crono non all’altezza ma come dire, in un ossimoro podistico:
“FELICEMENTE SCONFITTO”.
Buone corse a tutti.
Villacidro: Giro del Lago 2013 per roan90 in Garmin Connect - Dettagli
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